La presso-piegatrice è la macchina adibita alla lavorazione della piegatura della lamiera. Seppur il suo principio di funzionamento non si discosta molto dal concetto di avvicinare e far premere un punzone verso una matrice sulla quale è posta la lamiera, nel corso del tempo un’importante evoluzione della tecnica ha determinato significativi cambiamenti. Essa è generalmente utilizzata per la lavorazione di piccole quantità di pezzi, visti i bassi costi di realizzazione.
In base al loro sistema di funzionamento, alla loro tecnologia e ai prodotti da realizzare, esistono diverse tipologie di queste macchine.
Una tipologia di macchina che era largamente utilizzata è la pressa meccanica. Le caratteristiche fondamentali di questo tipo di pressa sono la grande forza di pressione esercitata, il suo movimento estremamente rapido e il fatto che, una volta azionata per un ciclo di piegatura della lamiera, non si ha modo più di fermarla. A causa di queste sue caratteristiche per cui gli operatori addetti dovevano mostrare grandissima attenzione nell’avviare il ciclo e nell’individuarne la sua fine, il suo utilizzo è stato considerato pericoloso. Per motivi di sicurezza queste macchine sono oggi considerate fuori Legge.
Una macchina piegatrice di larga diffusione ancora oggi molto utilizzata è la piegatrice idraulica di tipo RG. Per la sua semplicità e grande affidabilità, questo tipo di macchina solitamente compatta e bassa ha fatto letteralmente epoca nella lavorazione metalmeccanica della presso-piegatura di lamiere italiana e non solo.
Il suo principio di funzionamento è esattamente opposto a quello delle macchine meccaniche: invece di una parte superiore data da un punzone che scende verso la matrice, in queste macchine il movimento è contrario dato che è il banco con la lamiera a salire verso una parte superiore, chiamata traversa.
A causa del fatto che non presentano il punto di cambio velocità e soprattutto le fotocellule protettive, queste presse non soddisfano più le alte norme di sicurezza vigenti attualmente. Queste macchine possono ancora essere utilizzate solo nel caso in cui vengano aggiornate tramite l’installazione di specifici kit di sicurezza.
Un’evoluzione delle presso-piegatrici con l’uso di una traversa è la pressa idraulica a barra di torsione. Il suo movimento è dato da una parte superiore che scende tramite una coppia di pistoni idraulici con i suoi tre assi di movimento: x, z e y. La tecnologia di funzionamento di questa macchina è notevolmente più elevata rispetto alle suddette precedenti macchine illustrate.
La coppia di pistoni idraulici sono collegati meccanicamente con una barra che ne accoppia il movimento fino al punto più basso. Altre due chiocciole che scendono o salgono regolano l’altezza della fine corsa dei cilindri e, di conseguenza, della traversa superiore. Il semplice posizionatore che controlla la macchina è spesso un dispositivo privo di memoria interna e, per questo motivo, deve essere programmato di volta in volta nel momento in cui si devono realizzare pezzi di lamiere con un numero maggiore di piegature.
Un altro tipo di macchina dalla tecnologia più moderna ed attualmente molto diffusa è la pressa idraulica sincronizzata. Essa funziona tramite il movimento di una traversa superiore mediante due cilindri idraulici indipendenti regolati da valvole specifiche. Questa rinnovata tecnologia la rende precisa, versatile e pratica per la piegatura delle lamiere per i consumi più comuni.
L’ultima evoluzione delle presso-piegatrici in ordine di tempo è la pressa elettrica. Il movimento della traversa superiore, a differenza delle precedenti macchine, è azionato elettricamente tramite l’uso di differenti sistemi, come le viti a ricircolo o cinghie. Quindi, i cilindri idraulici delle macchine con precedente tecnologia sono stati soppiantati. I vantaggi che ne derivano dall’uso di questa pressa sono la velocità, la precisione e il basso consumo.