La lamiera è una lastra realizzata dalla laminazione di prodotti semilavorati che si ottengono dalla colata di metallo liquido, chiamate bramme. Solitamente, è confezionata sotto forma di rotoli di diverso spessore e lunghezza per essere più facilmente trasportabili.
Le sue caratteristiche variano in base all’utilizzo, per cui si possono trovare lastre di spessore, dimensione, qualità e tipologia diverse, inoltre, ogni cliente può scegliere le lamiere anche in base alla composizione, ad esempio, molto utilizzate sono quelle di ferro, zinco e alluminio.
Aldilà delle differenze tra una lamiera e l’altra, ogni foglio viene lavorato accuratamente da professionisti del settore, utilizzando dei macchinari specifici.
Sono tre le fasi più importanti della lavorazione lamiere, e consistono in: taglio dei fogli, scantonatura e piegatura, vediamole più da vicino.
Taglio dei fogli delle lamiere
Il taglio dei fogli è un aspetto molto importante per il processo di trasformazione delle lamiere, indipendentemente dal materiale utilizzato. I fogli hanno solitamente delle dimensioni standard, in alcuni casi possono essere troppo grandi per l’utilizzo in determinati lavori.
Per questo motivo bisogna procedere al taglio dei fogli in base alle dimensioni richieste, un’operazione che può essere fatta solo da professionisti del settore. Il taglio può avvenire tramite laser o cesoie, utilizzando apposite macchine utensili in grado di guidare le lame sul foglio per ottenere il risultato ottimale.
Qualunque sia il metodo che viene utilizzato per il taglio, i fogli non presenteranno rotture o segni di usura, esattamente come accade con l’incisione manuale.
Scantonatura
La scantonatura è il processo che prevede il taglio degli angoli delle lamiere in modo da ottenere un foglio con uno o più angoli retti. Per poter eseguire questa operazione si necessita di mani esperte e di un macchinario chiamato scantonatrice.
Quest’ultima è particolarmente sofisticata, permette di tagliare gli angoli in modo preciso con la giusta lunghezza e gradazione. Con l’ausilio di un’operatore qualificato sarà sufficiente inserire le misure all’interno della scantonatrice per ottenere la scantonatura della lamiera desiderata.
Piegatura
Il processo di lavorazione delle lamiere prevede anche la piegatura dei fogli, questa avviene utilizzando un computer e un macchinario apposito.
L’operatore inserisce nella piegatrice i dati che servono a piegare il foglio, ovvero, l’angolazione, la forza di pressione lo spessore che deve avere la lamiera. Questa operazione è sempre preceduta dal taglio dei fogli e dalla scantonatura.
Altri tipi di lavorazione lamiere
Altri tipi di lavorazione lamiere sono la punzonatura, la saldatura e la calandratura. La punzonatura è una particolare tecnologia di taglio, ottima alternativa al laser che permette lavorazioni più versatili e un risparmio di tempo su tirature elevate. La saldatura è quando due o più lamiere vengono unite, può avvenire con o meno l’utilizzo di metallo d’apporto e sotto l’azione del calore.
Infine, col termine calandratura ci si riferisce a un processo di deformazione della lamiera che permette di ottenere forme coniche o cilindriche, in base alla tipologia di semilavorato da ottenere.
In tutti i casi, si tratta di lavorazioni che solo specialisti del settore della lavorazione delle lamiere possono effettuare con risultati ottimali, grazie all’esperienza e all’utilizzo di macchinari appositi.